Nell’antica e affascinante città di Tiro, tra le mete balneari più frequentate del Libano, l’inquinamento e le attività umane minacciano la sopravvivenza dell’ecosistema naturale della costa. I responsabili di tale protezione non sono solo le autorità locali, ma la comunità costiera nel suo complesso considerando, oltre ai pescatori, anche tutti i lavoratori costieri impiegati nei servizi turistici, nei chioschi o nella sorveglianza delle spiagge. Al fine di responsabilizzare maggiormente questi lavoratori, gli esperti del Centro Recupero di Calimera e dell’Università del Salento hanno intrapreso un programma di training che mira formare gli attori locali nella gestione delle tartarughe marine e dei loro nidi oltre che alla riduzione e alla raccolta dei rifiuti plastici che, nel tempo, rilasciano le loro particelle all’interno degli organismi viventi incluso l’uomo.

Oltre alla formazione, gli esperti sono stati alle prese con i monitoraggi costieri delle nidificazioni e all’allestimento di un centro di primo soccorso per tartarughe marine all’interno della Tyre Coast Nature Reserve.

Nonostante la crisi che sta attanagliando il Libano da quasi 3 anni, grazie al progetto BLUE TYRE guidato dal Comune di Tricase e finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), riusciamo a replicare con entusiasmo le buone pratiche di monitoraggio e protezione marina e ambientale già sperimentate in Italia.