Uno scatto verso l’integrazione – Percorsi di comunicazione linguistica e visiva per l’inclusione sociale degli immigrati

Venerdì 3 Luglio 2015 è stata inaugurata a Bari la mostra permanente di fotografia sotto le arcate ferroviarie di Corso Italia, corrispondenti ai numeri civici 77 – 93.

Il quartiere Libertà, in cui è stata installata la mostra, è spesso scenario di episodi di discriminazione verso i cittadini stranieri, molti dei quali popolano la zona per la presenza di enti e associazioni che offrono loro servizi di prima accoglienza.
L’opinione diffusa è che la causa dell’incuria in cui versano alcune zone del quartiere, in particolare Corso Italia e le sue arcate ferroviarie, sia loro unica e sola responsabilità.

Il progetto “Uno scatto verso l’integrazione” finanziato dalla Regione Puglia e realizzato da CTM Onlus (Cooperazione nei Territori del Mondo) in collaborazione con l’associazione INUIT, ha voluto invertire questa tendenza e sperimentare un nuovo approccio volto a migliorare l’inclusione sociale attraverso la cura dei luoghi comuni.

La mostra fotografica è stata il risultato di un percorso realizzato insieme a un gruppo di cittadini immigrati e italiani, che attraverso l’utilizzo delle parole e delle immagini hanno elaborato il loro vissuto personale fino a rappresentarsi figurativamente nel contesto barese.

Le tredici fotografie, infatti, sono la sovrapposizione di due immagini: il contesto e la posa. Durante il laboratorio di fotografia i partecipanti, guidati da un antropologo urbano, hanno selezionato e fotografato un luogo significativo della città e, con il supporto di una psicologa, hanno individuato una posa in cui farsi ritrarre.
Le tredici foto e gli otto pannelli riportanti disegni e scritte prodotti durante i laboratori, sono stati installati sotto le arcate ferroviarie di Corso Italia per rompere la consueta equazione degrado ed emarginazione sociale.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Enrico Azzone, presidente del CTM, che ha ringraziato tutto lo staff di progetto, le Ferrovie Appulo Lucane il cui supporto è stato fondamentale per la messa in opera dell’installazione e della riqualificazione ambientale, Zona Franka e il Centro Diurno Area 51 per aver messo a disposizione i loro spazi per gli incontri laboratoriali. Sono seguiti i saluti e i ringraziamenti della responsabile del Centro Diurno Area 51 Manila Violante e lo staff di progetto ha successivamente presentato le attività svolte consegnando a ciascun membro del gruppo l’attestato di partecipazione, una macchina fotografica e un cd contente tutte le foto dei laboratori.

L’evento si è concluso con la proiezione del video di progetto in cui il laboratorio di autobiografia e quello di fotografia sociale si sono intrecciati fino alla realizzazione dell’opera artistica finale. Ci si è dato poi appuntamento ai prossimi eventi di sensibilizzazione in cui sarà presentata la ricerca scientifica, elaborata dall’antropologo e dalla psicologa, sulle variabili che influenzano il processo di integrazione.