Iniziativa di assistenza alimentare in favore della popolazione sfollata e residente della periferia di Damasco

Il progetto intende contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente e sfollata della periferia di Damasco, favorendo l’accesso al cibo a 600 famiglie vulnerabili che frequentano il Centro ZAM (Midan, Damasco), attraverso la distribuzione di kit alimentari mensili. Si intende, in tal modo, garantire livelli nutrizionali adeguati e prevenire stati di malnutrizione o denutrizione determinati dalla scarsa disponibilità di cibo all’interno delle famiglie, dovuta all’abbassamento del reddito familiare e al sensibile rialzo dei prezzi di prima necessità.

I beneficiari dell’intervento proposto sono 600 famiglie, caratterizzate da uno status di particolare vulnerabilità, le quali frequentano il Centro ZAM. Considerando una media di 5 o più componenti nel nucleo familiare, l’intervento sarà in grado di raggiungere circa 2.500/3.000 persone.

Distribuzioni mensili di kit alimentari a 600 famiglie identificate in base a criteri di vulnerabilità. La composizione del kit è stata decisa in accordo con il partner locale, tenendo in considerazione i risultati della valutazione dei fabbisogni alimentari e nutrizionali che è stata condotta tra le famiglie che frequentano il Centro ZAM. Il kit include alimenti basici che apportano ad una famiglia di circa 5 persone un adeguato apporto calorico e un supplemento consistente di nutrienti.

Dati in sintesi

Ente esecutore: Cooperazione nei Territori del Mondo – CTM

Partner di progetto: Armadilla S.c.s. Onlus

Controparte locale: Zahret Al Madaen – ZAM

Area di intervento: Siria: Damasco

Beneficiari: 600 famiglie, 2.500/3.000 persone

Durata: 7 mesi – avvio: ottobre 2014

Budget: AID ES/10250/A002- Euro 219.429 di cui Euro 189.429: cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale/Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo/Iniziativa di emergenza per il supporto alle popolazioni sfollate e alle comunità locali vittime del conflitto in Siria